Scozia: un viaggio da fare con gli occhi

Quiraing - ScoziaCi racconta Aurora…
Il mio primo viaggio in Scozia risale al 2008 e ne è seguito subito un secondo, l’anno successivo. Mi credete se vi dico che non sono ancora sazia di questo paese che mi ha rapito il cuore? Ebbene sì: sto progettando la mia terza avventura in Scozia! Pur avendo visto molto di questo paese, ci sono infatti tanti, troppi angoli di paradiso scozzese che ancora devo scoprire, così come ci sono molti luoghi in cui non vedo l’ora di ritornare.
Forse vi state chiedendo perché persistere con la stessa meta. Da slow traveller vi dirò che a mio parere a volte ha senso perfino ritornare sui propri passi: lo stesso posto a distanza di tempo può infatti regalare emozioni diverse, oppure rinnovare quelle di sempre… nel mio caso con la Scozia prevale la seconda: ogni volta, infatti, si rinnova il senso di comunione con la natura in un paese che non è il mio ma che il mio cuore ha eletto a propria dimora.

Mi sono innamorata subito delle lande e delle brughiere scozzesi, dove le colline sono ricoperte di erica e punteggiate dal bianco candore di pecore e agnelli; ho esteso lo sguardo fino all’orizzonte e oltre, cercando di carpire i segreti del mare aperto che incontra l’azzurro del cielo fondendosi in pennellate blu cobalto; mi sono lasciata catturare dagli splendidi loch che accompagnano con rassicurante presenza il turista in viaggio lungo le strade scozzesi. E ho deciso che vale proprio la pena ritornare nel paese in cui si ritrovano caratteristici villaggi di pescatori, operosi in riva all’oceano e altri arroccati nelle Highlands, nei quali perfino il tempo pare scorrere più lentamente. Il bello della Scozia, poi, è che ovunque ci si spinga nel proprio viaggio si ha la chiara percezione di aver raggiunto la vera essenza di questo paese. Anche le volte in cui mi sono persa, sbagliando strada per raggiungere la destinazione prefissata, ho comunque scoperto posti incantevoli che immancabilmente mi fermavo a fotografare, o semplicemente ad ammirare rapita.

Una bella scoperta, non segnalata sulla nostra cartina e che abbiamo raggiunto quasi per caso, è la catena montuosa del Quiraing, sull’Isola di Skye. Procedevamo lungo una stradina stretta e impegnativa che tagliando in due la penisola del Trotternish ci avrebbe portato a Staffin; fermandoci un attimo a bordo pista ci siamo ritrovate dinnanzi a questa straordinaria formazione rocciosa di origine vulcanica. Ovviamente il Quiraing è indicato tra le attrazioni paesaggistiche principali dell’Isola di Skye, ma noi all’epoca non lo sapevamo e trovarcelo davanti nella sua imponenza ci ha regalato emozioni stupende proprio perché inaspettate.

Dunnottar - ScoziaUn’altra località rinomata, che spesso consiglio come meta da non perdere a chi visita la Scozia per la prima volta, è il castello di Dunnottar. Lo spettacolo di questo castello diroccato, abbarbicato in cima alla roccia e quasi sospeso sul mare, è a dir poco suggestivo; non a caso è uno dei luoghi più visitati di Scozia. Fedele alla prospettiva abbracciata da Slow Travel, per raggiungere il castello vi suggerisco un itinerario forse inusuale ma dall’indiscusso fascino: anziché arrivare al parcheggio lungo la A957, partite a piedi dalla vicina città di Stonehaven e regalatevi una bella passeggiata che in meno di un’ora, passando dal piccolo porto di Stonehaven e dal War Memorial, vi porterà dritti al castello.
Scozia - War MemorialBen delineato e segnalato, il sentiero potrebbe essere inadeguato per chi soffre di vertigini: sembra infatti di essere sospesi nel vuoto, quasi sull’orlo del precipizio, ma l’emozione di dominare il mondo dall’alto vale qualsiasi sforzo. Addirittura ci sono qua e là delle panchine, affacciate sulla baia in cima allo strapiombo: i turisti più coraggiosi si riposano un attimo, volgendo lo sguardo a contemplare lo sconfinato orizzonte; i locali tirano fuori un album da disegno e con qualche tratto di matita riproducono lo splendido scenario naturale. sentiero in ScoziaAnche in questo caso noi non sapevamo dell’esistenza di questo percorso alternativo, ne siamo venute a conoscenza attraverso un volantino trovato nel B&B in cui pernottavamo; a parte il fatto che il volantino indicava 15 minuti di tempo per raggiungere il castello, mentre in realtà ne servono almeno 45, se volete concedere del tempo a un angolo di Scozia che merita davvero questo farà sicuramente al caso vostro.

Un viaggio da fare con gli occhi - Aurora DomeniconiIl nostro disagio alle prese con la stradina tortuosa, a un’unica corsia, che costeggia il Quiraing e il panico che si è impadronito di noi sbirciando gli strapiombi a picco sul mare durante la nostra escursione a Dunnottar sono descritti in maniera dettagliata nel mio libro Un viaggio da fare con gli occhi (Aletti editore, 2010). Con grande sense of humor e una buona dose di autoironia, nel libro racconto per intero il mio secondo viaggio in Scozia; in fondo, data la ricca varietà di scenari che il paesaggio scozzese ha da offrire, quello in Scozia è proprio un viaggio che vi consiglio di fare così, con gli occhi.

Guest post di Aurora Domeniconi – slow traveller #15

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2 Responses to Scozia: un viaggio da fare con gli occhi

  1. WYW says:

    L’isola di Skye è rimasta anche nei nostri cuori! è pazzesca, è speciale… è Skye!!
    A Portree abbiamo mangiato il fish and chips più buono di sempre! pesce fresco!
    Isola splendida.
    Anche noi torneremmo per rivivere quelle emozioni!

    • Chiara says:

      Ciao e grazie per il commento :) Non ho ancora visitato Skye, ma leggendo il post di Aurora, è venuta voglia di partire alla scoperta di questa isola!

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