San Gimignano 1300: com’era la città nel Trecento

Miniatura a San Gimignano 1300A San Gimignano 1300 il sogno di viaggiare nel tempo ha preso forma grazie alla bravura di Raffaello e Michelangelo Rubino.
Ripensando a quell’enorme miniatura di ben 27 mq in cui i due fratelli hanno riprodotto la San Gimignano del Trecento in scala 1:100, mi torna alla mente il consiglio dato ai laureati di Stanford da Steve Jobs: “Siate affamati, siate folli”. Sete di conoscenza e follia, ecco due ingredienti indispensabili, insieme all’audacia e alla determinazione, per riuscire a trasformare in realtà un sogno. Simili caratteristiche certo non mancano a questa coppia di artisti-artigiani che, dopo un’accurata perizia storica, hanno ricreato fedelmente il borgo toscano all’epoca del suo maggior splendore.

E’ agli inizi del XIV secolo che si svolge, per l’appunto, questa visita a spasso nel tempo, in cui il visitatore di San Gimignano 1300 è accompagnato da guide in costume storico. Torre di Museo San Gimignano 1300Cristina, il mio cicerone, indossati i panni di nobildonna senese, comincia illustrandomi le mappe affisse all’ingresso del museo. A pochi chilometri da Siena, lungo la via Francigena, San Gimignano era meta di numerosi pellegrini, oltre che fulcro di fiorenti commerci, primo fra tutti, il mercato dello zafferano.
In questo contesto si innesca una vera e propria gara ad innalzare la torre più alta, la cui funzione era di fortino, se non di pura rappresentanza. Autentico emblema della potenza e della ricchezza di una famiglia, la torre è un elemento distintivo dello skyline sangimignanese tutt’oggi che di torri ce ne sono poco più che una decina, figurarsi nel Trecento quando a svettare c’erano ben 72 torri, e per giunta una diversa dall’altra! E’ davvero la Manhattan del Medioevo questa San Gimignano del 1300!

San Gimignano 1300 - danzatriciDopo aver visto com’era l’intera città, andiamo nelle sale attigue dove altre miniature, realizzate sempre in ceramica dipinta, ci attendono per consentirci di osservare la vita nelle vie sangimignanesi e fuori le mura, e di dare una sbirciata dentro torri e palazzi. Altro che secoli bui! E’ un Medioevo brulicante di rumori e acceso di colori sgargianti, questo che prende vita a SanGimignano1300. Eccoli, loro, i protagonisti di questa storia fatta di quotidianità, di cui poco si parla sui manuali: il calzolaio che aggiusta le scarpe, le filatrici che tessono al telaio, le fanciulle che danzano e suonano stando in cerchio, proprio come nell’affresco con gli Effetti del Buon governo di Ambrogio Lorenzetti, mentre nella campagna gli allevatori, oltre alle greggi di pecore, badano a chianine e a maiali di cinta senese. Pennellate toscane di un affresco d’epoca.
E dentro il palazzo, tra sale abbellite da pitture e da un raffinato mobilio, scorre la vita del signore, che nella scena della camera da letto ricorda il giovane protagonista dell’iniziazione amorosa dipinta da Memmo di Filippuccio.

Le sorprese non finiscono qui! San Gimignano 1300 organizza infatti anche la caccia al tesoro in cui un gruppo, dopo aver ascoltato la visita guidata al museo, dovrà sciogliere un rebus grazie anche a degli indizi sparsi per il borgo toscano.
Inoltre, nei prossimi mesi è previsto un ampliamento di SanGimignano1300: sarà allestita un’altra sala dove chi visita il museo potrà vedere all’opera questi Maestri d’arte, fabbricanti di sogni dal Passato.

San Gimignano 1300 - NegozioConsiglio: prima di uscire, vi suggerisco di fare un salto al negozio di San Gimignano 1300. Salendo le scale potrete visitare una piccola galleria d’arte in cui sono esposte opere di artisti della zona, mentre al piano terra troverete prodotti tipici di aziende locali, tra cui borse fatte a mano, ceramiche dipinte, bottiglie di olio e di vino, barattoli di miele, ed ancora profumi e creme. A tal proposito, vi consiglio di provare l’essenza della città e la crema corpo allo zafferano… ‘oro rosso’ di San Gimignano nonché simbolo di questo museo.
Per quanto riguarda i consigli su come arrivare a San Gimignano, se non siete in auto, il mezzo più comodo è l’autobus, che collega la città con Siena, Poggibonsi e Certaldo. Scendendo alla fermata di Porta San Giovanni, potrete raggiungere in breve il museo situato in via Berignano 23.
Per maggiori informazioni potete telefonare allo 0577 941078 o visitare il sito di San Gimignano 1300.

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2 Responses to San Gimignano 1300: com’era la città nel Trecento

  1. Francesca says:

    Grazie per aver pubblicato questa bella recensione…
    Un saluto alle Tartarughe viaggiatrici!

    • Chiara says:

      Ciao Francesca, grazie a te! Mi è piaciuto molto San Gimignano 1300 e tornerò sicuramente a trovarvi… voglio vedere gli artisti all’opera :)

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