Sinagoga di Firenze

Foto aerea della Sinagoga di FirenzeLa Sinagoga di Firenze, magnifico esempio di stile moresco, è quanto non ci si aspetterebbe di trovare nella ‘culla del Rinascimento’. Eppure basta allontanarsi un po’ dal centro per ritrovarsi in questo angolo di Firenze, catapultati all’improvviso in un’atmosfera orientaleggiante.
È proprio questa sua fisionomia così diversa dalle tradizionali architetture fiorentine di epoca medievale-rinascimentale a metterla in risalto nelle vedute panoramiche della città toscana.

L’edificio, eretto tra il 1874 ed il 1882, si presenta esternamente come uno scrigno di travertino e pietra calcarea rosa, su cui svetta la centrale cupola verde rame, fiancheggiata dalle due cupolette delle torri laterali.

Entrando nel Tempio Ebraico fiorentino, è naturale abbandonarsi ad un’esclamazione di stupore; difficile non restare a bocca aperta di fronte a una tale ricchezza di motivi geometrici e arabeschi, che rivestono con raffinati ricami anche il più piccolo spazio, in una sorta di sgargiante horror vacui. Colori intensi, profondi, che brillano alla luce delle lampade e del sole.

Una giornata di bel tempo rappresenta la condizione atmosferica ottimale per visitare il Tempio Maggiore Israelitico: la luce, filtrando attraverso le vetrate policrome, inonda l’ambiente e lo impreziosisce con lumeggiature dorate, un tempo realmente applicate sulle pitture murali.

Matroneo della Sinagoga di FirenzeSe siete abituati a vedere dipinti, pale d’altare, o cicli istoriati, una delle prime cose che vi colpirà entrando nella Sinagoga è proprio il carattere aniconico della sua raffigurazione. Tale scelta è legata al divieto, più volte contenuto nella Bibbia, di rappresentare immagini di Dio, un divieto che viene attentamente rispettato nella religione ebraica.

L’ampio spazio è suddiviso in tre navate dalle colonne che sorreggono il matroneo; quest’area è riservata alle donne, mentre gli uomini siedono sulle panche disposte intorno al leggio; da qui viene letta la Torah, il rotolo manoscritto del Pentateuco in cui sono raccolti i primi cinque libri della Bibbia. Questo testo sacro è custodito nell’arca (Aròn a Kodesh), una presenza immancabile in fondo al presbiterio di ogni sinagoga.

Interno della Sinagoga di FirenzeL’arca fiorentina, decorata a mosaico e sormontata da un baldacchino, reca i segni profanatori inferti dai fascisti con le baionette. Tempi bui durante i quali il Tempio Ebraico fu trasformato dai nazisti in un garage per vetture militari ed in seguito minato, prima della loro fuga, ma incredibilmente rimasto illeso. Furono 343 gli ebrei residenti a Firenze deportati nei campi di concentramento; un’iscrizione all’uscita del Tempio Ebraico ne riporta i nomi, insieme a quelli di coloro che furono uccisi durante le rappresaglie naziste.

Parte integrante della Sinagoga di Firenze è il Museo Ebraico, al piano superiore, dove sono conservati gli oggetti di culto e la documentazione riguardante la storia della comunità ebraica nel capoluogo toscano.

La Sinagoga di Firenze è aperta tutto l’anno, tranne il sabato e per le festività ebraiche; in questo periodo è visitabile dalla domenica al giovedì dalle ore 10 alle 17.30, la chiusura è anticipata alle 13.30 il venerdì. Ad ogni modo, dal momento che l’orario potrebbe subire variazioni nel corso dell’anno, vi consiglio di telefonare allo 055 2346654, obbligatorio se siete un gruppo numeroso.

Si entra da un ingresso secondario,  in via Farini 6; lo splendido cancello in ferro è aperto in occasione dell’annuale Giornata della Cultura Ebraica, festeggiata ogni prima domenica di settembre, durante la quale questa sinagoga, come molte altre, è aperta gratuitamente. Il costo del biglietto è di 5 euro quello intero e di 3 euro quello ridotto.

Se, al termine della visita, si è fatta ora di mangiare, vi consiglio di restare in zona e provare la cucina ebraica al ristorante Ruth’s… ma di questo vi parlerò in un altro post :)

Curiosità: la Sinagoga di Firenze fa parte delle sinagoghe dette dell’Emancipazione, avvenuta in Toscana nel 1859, ossia quando agli Ebrei furono riconosciuti gli stessi diritti e doveri degli altri cittadini, e poterono abitare in qualunque zona della città. Per questo motivo, il Tempio Maggiore Israelitico fiorentino non si trova nell’area dove sorgeva un tempo il ghetto fiorentino.
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One Response to Sinagoga di Firenze

  1. Maria says:

    Sto imparando un sacco di parole: eburneo, aniconico, ecc…

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